Nuova eruzione nella notte dal cratere di Sud-Est dell’Etna. Diversi disagi con i cittadini del capoluogo e di numerosi paesi etnei costretti ancora una volta a fare i conti con le emissioni di cenere vulcanica che hanno coperto di un sottile (ma neanche tanto) manto di pulviscolo tutto ciò che era possibile (strade, marciapiedi, terrazze, balconi, tetti).
I principali disagi
Aeroporto di Catania chiuso sino alle ore 6 del 15 agosto. Lo comunica la Sac, società di gestione dello scalo etneo, spiegando che a causa dell’attività eruttiva dell’Etna e della ricaduta di cenere vulcanica, le operazioni di volo resteranno sospese fino a domattina alle 6. Tutti gli arrivi e le partenze sono dunque inibiti. “Si pregano i gentili passeggeri di presentarsi in aeroporto solo dopo aver consultato la propria compagnia aerea – si legge in una nota -. Per informazioni sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’Aeroporto www.aeroporto.catania.it”.
Poiché molte zone della città sono state ricoperte da uno strato di cenere vulcanica a causa dell’eruzione dell’Etna della notte scorsa, il sindaco Enrico Trantino ha emanato un’ordinanza con cui dispone per le prossime 48 ore, il divieto temporaneo di circolazione di mezzi due ruote (cicli e motocicli), e la percorrenza degli automezzi sino alla velocità massima di 30 Km/ora in tutte le strade del territorio comunale.
Su disposizione del sindaco Trantino e dell’assessore all’ecologia Tomarchio è già scattata la pulizia delle strade cittadine dalla sabbia vulcanica con servizi straordinari con l’impiego di personale delle aziende appaltatrici del servizio di raccolta dei rifiuti.
L’amministrazione Comunale raccomanda ai cittadini di depositare la sabbia vulcanica, eliminata dagli spazi privati, in contenitori di piccole dimensioni, in prossimità delle abitazioni.